ultimo aggiornamento : martedì 25 gennaio 2022È stata fatta una proposta di legge per abrogare il decreto di modifica al codice della strada, modifica che aveva introdotto la presenza degli autovelox all'interno dei quartieri e dato la possibilità anche i netturbini e di sanzionare, eventualmente, le soste.
Riforma al codice della strada
Andando più nel dettaglio nella descrizione della riforma del codici della strada, questo decreto stabilisce la presenza di autovelox fissi all'interno delle città e la possibilità, da parte dei netturbini, di multare per divieto di sosta gli automobilisti. Grazie a questo decreto è quindi possibile installare, se il prefetto competente fornisce l'autorizzazione, postazioni autovelox per il controllo e la verifica della velocità su strade urbane. Questa riforma dà anche la possibilità agli addetti alla raccolta di rifiuti di sanzionare per divieto di sosta, ma solo nel momento in cui la sosta dell'automobilista impedisca il normale svolgimento delle procedure di pulizia delle strade. In tutti gli altri casi, come ad esempio il momento in cui un automobilista parcheggia in aree riservata ai disabili, gli addetti alle pulizie delle strade non avranno nessuna possibilità di sanzionare e multare i cittadini.
Proposta di legge per l'abbrogazione
Questa recente modifica al codice della strada presente all'interno del decreto Semplificazioni non ha riscosso e ottenuto grande approvazione. Per questo motivo è stata da subito presentata una proposta di legge per l'abrogazione della riforma e delle novità da esso introdotte. La proposta di abrogazione della riforma del codice della strada nasce dal da una legge che è stata proposta da Simone Baldelli del partito Forza Italia, il quale si è occupato per anni della realizzazione di una proposta di legge utile a modificare le principali regole della circolazione. Oltre alle due principali caratteristiche che abbiamo già citato e che hanno generato la maggioranza del dissapore, sono presenti anche altre norme all'interno della riforma del codice stradale che hanno fatto discutere, come per esempio la possibilità di multare i ciclisti contromano dopo aver posizionato adeguata segnaletica nelle zone urbane ciclabili. La circolazione contromano sarà possibile solo nelle cosiddette corsie ciclabili, tra cui adesso rientrano anche le nuove corsie ciclabili a doppio senso introdotte sempre da questa riforma. In questo stesso decreto vediamo la comparsa della così detta strada urbana ciclabile caratterizzate da banchine pavimentate e con un limite di velocità non superiore ai 30 km/h. Vengono inserite anche nuove regole della circolazione su bici ,come per esempio la nuove norme sulla precedenza delle biciclette nel caso in cui queste transitino sulle sulle strade ciclabili e in luoghi non soggetti al passaggio del pedone.
Desiderio di incasso dei sindaci
Secondo il deputato Simone Baldelli di forza Italia questa riforma del codice della strada è stata voluta principalmente dai comuni e dai sindaci italiani, con l'obiettivo di cominciare a multare in modo selvaggio e indiscriminato, mediante l'utilizzo di autovelox e sfruttando addirittura gli stessi addetti alla pulizie stradale, con l'obiettivo di incrementare i guadagni facendo "cassa" attraverso le multe, in un periodo come quello post lockdown in cui anche la condizione economica dei comuni non è delle migliori. La camera, il luogo dove si sta discutendo la possibile riforma del codice stradale, ho messo la fiducia al decreto Semplificazioni non dando neanche la possibilità di dialogare e modificare le norme più critiche inserite al suo interno.
Lavoro costante e commissione
Simone Baldelli da parte sua sta continuando il suo lavoro per la realizzazione di una legge utile ad eliminare le criticità della precedente riforma al codice stradale, ma anche nel caso in cui la proposta di legge Baldelli non riuscisse ad avanzare e a prendere piede ci sarebbe comunque la possibilità, con tempistiche più ristrette rispetto alla norma, di modificare alcune delle misure e dei concetti più critici presenti all'interno del decreto Semplificazione, grazie al progetto di riforma su cui si sta lavorando da lungo tempo nella commissione trasporti. Questo progetto, secondo le parole di Bandelli, darebbe la possibilità di eseguire un abrogazione rapida di alcune delle principali misure che più di tutte si dimostrano essere problematiche, come per esempio l'utilizzo di autovelox all'interno dei comuni, l'utilizzo di macchine radar e la possibilità data agli operatori della pulizia stradale di sanzionare gli automobilisti.